Apertura

A
Le ali aperte alla vita generano passione e allegria. Foto di Krzysztof Niewolny

La cinquantatreesima parola buona è APERTURA.

Uno spirito creativo e costruttivo ha sempre caratterizzato gli Italiani, soprattutto quando era necessario venir fuori dalle fasi più complesse e tumultuose.

La situazione attuale è diversa. Osserviamo molti giovani in età scolare e molti adulti in età lavorativa, che, nonostante le vaccinazioni, si ritrovano chiusi in casa, isolati. Si sono allontani più dagli altri esseri umani che dal Virus e dalle sue varianti.

Per una parte non piccola della popolazione possiamo anche parlare di auto-isolamento. Persone che stanno affrontando questa fase della pandemia con un vissuto regressivo che, in maniera strisciante, riduce la ripresa delle attività commerciali e condiziona pesantemente la vita sociale.

I Media ricordano che stanno arrivando dall’Europa ingenti finanziamenti per favorire il rilancio dell’economia. Eppure, secondo Nando Pagnocelli di Ipsos, meno del 20% degli italiani sa davvero cosa sia e a che cosa serva, il mega piano di finanziamento di riforme PNRR.

Dopo due anni di pandemia, l’animo di molti risulta frustrato e avvilito, segnato da un logorio psico-fisico a cui si è cercato di resistere oltre ogni limite. È venuto meno lo spirito combattivo che avevamo registrato nelle prime fasi, quando si manifestava la voglia di un orizzonte più ampio, la speranza che, traguardate alcune tappe, si potesse ricominciare a marciare in maniera più decisa.

Vivere proteggendosi, così come abbiamo fatto per le note ragioni sanitarie, ha inciso parecchio dal punto di vista psicologico e sociale, perché ci ha privato della forza più vitale: le relazioni, in particolare quelle vis à vis, cioè l’incontro profondo, affettuoso con l’altro.

Anziché giocarci nelle limitatezze e nelle meschinità, che potrebbero anche essere una forma reattiva alla sofferenza patita, se sapremo superare chiusure, introversioni e ritrosie all’incontro con l’altro, troveremo una soluzione più felice a un periodo in cui ci siamo dovuti confrontare duramente con ogni tipo di stop.

La nuova parola buona è APERTURA.

La salute sociale è piena quando sono in circolo la vita, la creatività, la spontaneità.


Pillole audio di Sergio Astori


Testo in simboli CAA

[Versione in simboli a cura di Antonio Bianchi, Centro Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa di Milano e Verdello, secondo il modello definito dal Centro Studi inbook]


TI È PIACIUTA LA PAROLA BUONA? CONDIVIDILA!

Sergio Astori

Chi sono

Sono papà di Giulia e Silvia e marito di Monica, immunologa clinica.
Mi appassiona conoscere ciò che ci anima come donne e uomini, e studio le situazioni di limite che possono offuscare la bellezza delle persone.
Sono cresciuto a Bergamo, poi sono diventato medico a Milano, poi mi sono specializzato a Pavia in psichiatria e psicoterapia, infine ho completato gli studi con un dottorato in Salute pubblica, scienze sanitarie e formative.
Esercito a Milano dove insegno alla Facoltà di Psicologia dell’Universita Cattolica.
Quello che credo in una frase?
In noi l’intelligenza coniugata con la coscienza è una scintilla di infinito che può fare la differenza.