Dote

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Le doti accumulate con cura germogliano a tempo debito

La quarantaseiesima parola buona é DOTE.

Saper trasformare gli imprevisti in esperienze utili per il futuro rende pronti ad affrontare altre possibili situazioni negative. Accade quando abbiamo acquisito la consapevolezza che siamo in grado di addomesticare le prove della vita.

L’ho compreso ascoltando il resoconto di un colonnello della nostra Aereonautica Militare sulle operazioni effettuate durante i primi mesi del 2020. Spiegava come lui e i suoi colleghi abbiano effettuato il trasporto di molte decine di persone ricoverate negli ospedali stracolmi del Nord Italia verso i reparti di rianimazione di altre regioni o all’estero.

I pazienti sono stati inseriti in box di PVC a pressione negativa dotati di mezze maniche in modo tale che il personale, ancorato con cinghie al pavimento degli aerei per contrastare le turbolenze, continuasse ad assistere da vicino, ma in sicurezza, le donne e gli uomini intubati. Sono state acquistate ambulanze più grandi in grado di alloggiare per intero i box con i pazienti allo Spallanzani di Roma e al Sacco di Milano senza perdere tempo a spostare i malati nelle comuni ambulanze.

Il militare riconosceva gli enormi miglioramenti: é aumentata la prontezza degli interventi, divenuti possibili in pochissime ore; sono stati effettuati voli a lungo raggio come quando c’è stato da recuperare alcuni nostri connazionali in Cina e in Giappone; sono stati attivati anche trasporti con gli elicotteri per ovviare alla mancanza di piste di atterraggio in alcune località, e così via.

Sono rimasto veramente colpito quando il colonnello ha detto che tutto ciò, però, non sarebbe accaduto se non fossero state affrontate le sfide dei quindici anni precedenti e, in particolare, senza aver avuto alle spalle l’esperienza , qualche anno fa, del rimpatrio in Europa dall’Africa Occidentale di 65 tra sanitari e funzionari a rischio di contaminazione da Ebola.

Quanto appreso allora é diventato una preziosa dote da spendere nell’emergenza di oggi e le verifiche sui pregi e limiti degli interventi attuali faranno trovare meglio equipaggiati per affrontare gli imprevisti di domani..

La nuova parola buona é Dote.

Accumulare come un tesoro la lezione che ci lascia la crisi di oggi, permetterà di contrastare con maggiore prontezza le sfide future.


Testo in simboli CAA

[Versione in simboli a cura di Antonio Bianchi, Centro Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa di Milano e Verdello, secondo il modello definito dal Centro Studi inbook]


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Sergio Astori

Chi sono

Sono papà di Giulia e Silvia e marito di Monica, immunologa clinica.
Mi appassiona conoscere ciò che ci anima come donne e uomini, e studio le situazioni di limite che possono offuscare la bellezza delle persone.
Sono cresciuto a Bergamo, poi sono diventato medico a Milano, poi mi sono specializzato a Pavia in psichiatria e psicoterapia, infine ho completato gli studi con un dottorato in Salute pubblica, scienze sanitarie e formative.
Esercito a Milano dove insegno alla Facoltà di Psicologia dell’Universita Cattolica.
Quello che credo in una frase?
In noi l’intelligenza coniugata con la coscienza è una scintilla di infinito che può fare la differenza.